Rocchette e Rocchettine, i nostri “borghi verticali”, si trovano nel punto più stretto della valle che da Cottanello porta a Montebuono. Dall’alto degli speroni di calcare su cui sorgono dominano il torrente Aia (o Imella) e la strada che anticamente correva accanto al corso d’acqua. Situati nella parte settentrionale della Sabina tiberina, a due passi dalla Cattedrale di Vescovio da un lato, e dall’altro dall’Umbria, furono nel Medioevo castelli inespugnabili
Inaccessibili nidi d’aquila, Rocchette e Rocchettine (che allora si chiamavano rispettivamente Rocca Bertalda e Rocca Guidonesca), proprietà prima di Farfa e poi della Santa Sede, furono contese tra gli Orsini e i Savelli. Nel primo quattrocento, passate sotto la città di Terni, questa ne fece distruggere le mura. Tornate nel Seicento sotto la Camera Apostolica, nel 1875 vennero annesse al comune di Torri in Sabina. Rocchette è la patria del pittore seicentesco Girolamo Troppa. Rocchettine è stata abbandonata negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Rocchette, il borgo ancora abitato, sale ripido dalla Porta Maggiore (datata 1607) fino alla chiesa del SS. Salvatore, che ne costituisce il culmine. Tra le case di pietra, costruite sulla roccia, si vedono ancora i resti delle tre cinte murarie che la resero inespugnabile. A Rocchettine invece, abbandonata definitivamente meno di un secolo fa, a dominare sono i resti imponenti del castello. Sotto la rocca e la chiesa di San Lorenzo, ricostruita nel 700, si aggrappano ruderi del borgo di cui ormai la natura ha ripreso possesso.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Cuore della visita a Rocchette sarà la chiesa del SS. Salvatore, situata nella parte più alta del paese, dove arriveremo salendo lentamente, e con opportune pause nelle quali vi racconteremo storie e segreti di questi luoghi misteriosi, le stradine a scale del borgo. Le Giornate Fai saranno l’occasione per vedere la chiesa, normalmente chiusa, un gioiello barocco inaspettato in un paese così piccolo. Ricostruita all’inizio del XVIII secolo dall’architetto Michele Valsangiacomo Chiesa (autore anche degli stucchi interni) e da Girolamo Troppa, contiene tele e affreschi dello stesso pittore, che verso la metà degli anni 80 era tornato a vivere nel suo paese d’origine e s’impegnò a fondo nell’impresa: una chiesa d’autore, insomma. In occasione delle Giornate sarà aperta eccezionalmente anche la chiesa di San Lorenzo a Rocchettine, che si trova nella piazzetta in alto, accanto al castello.
LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO
la chiesa di SS Salvatore non è sempre aperta al pubblico
INIZIATIVE SPECIALI
Sabato 15 ottobre, ore 17 Conferenza di Francesco Petrucci Conservatore del Palazzo Chigi in Ariccia e direttore del Museo del Barocco, “Il cavalier Girolamo Troppa nell’ambito del Barocco romano” . Domenica 16 ottobre, ore 16 Conferenza di Giuseppe Cassio Storico dell’arte Soprintendenza ABAP Roma-Met-RI e Monica Sabatini Restauratore Soprintendenza ABAP Roma-Met-RI “Girolamo Troppa: dalla ricerca alla valorizzazione”
ORARIO : Sabato: 10:00 – 13:30 / 14:30 – 19:00 Domenica: 10:00 – 13:30 / 14:30 – 19:00
PER PRENOTARE : https://fondoambiente.it/luoghi/rocchette?gfa
cento%rocchette :
Sarà disponibile la ristampa del libro “ROCCHETTE una piccola Svizzera alle porte di Roma” di Roberto Ciofi, in cui l’autore ha riportato storia, tradizioni usanze e tutto quanto altro è stato possibile ricostruire riguardante il piccolo borgo.
Inoltre, saranno disponibili i primi 16 numeri della pubblicazione annuale del gruppo cento%rocchette, (rilegati in una unica raccolta) dove gli amanti di Rocchette hanno scritto pensieri, esperienze e saggi spesso sorprendentemente originali ed inediti
per concludere ma non in ultimo
Il luogo incontaminato, l’aria fresca e tersa ed infine il paesaggio incantato lo sappiamo bene, quasi sempre sono il preludio di un sano appetito. Lo potrete soddisfare presso una postazione appositamente allestita, dove volontari dell’associazione saranno lieti di offrire (al prezzo di costo) uno spuntino confezionato con prodotti tipici, accompagnato da un buon bicchiere di vino del luogo.